#bambinidazeroadodici #012
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L’EQUILIBRISTA
AVEVA UN CAVALLO
MA IL CAVALLO ERA TRISTE
E ANDÒ FUORI PISTA.
IL DOMATORE
AVEVA UN LEONE
MA IL LEONE ERA STANCO
DI FARE L’ATTORE.
IL PAGLIACCIO
AVEVA UNA SCIMMIA
MA LA SCIMMIA ERA MORTA
DORMENDO ALL’ADDIACCIO.
LA TRAPEZISTA
AVEVA UNA FOCA
MA DI FOCHE DAL FILO
NE ERA CADUTA UNA LISTA.
LA BALLERINA
AVEVA UN CAGNETTO
CHE SAPEVA BALLARE
UNA BELLA MANFRINA
COL GATTO E COL TOPO
SUL CAPO
BALLAVA IERI, BALLAVA OGGI
E IL GIORNO DOPO.
LO SPETTATORE
AVEVA UN BIGLIETTO
UN BIGLIETTO DI SANGUE
FATICA E SUDORE.
OGGI IL CIRCO
HA CHIUSO I BATTENTI
È TORNATO ALL’INFERNO
CON BAGAGLI E ARMAMENTI.
Cari bambini, il circo è bello quando non sfrutta gli animali. Vale anche per i parchi acquatici che utilizzano delfini e orche, quei luoghi in cui i cetacei sono costretti a saltare per farci ridere. Non fanno piuttosto piangere? Lo sapete che la maggior parte di questi amici animali proviene da veri e propri rapimenti – i pescatori allontanano i piccoli dalle famiglie, uccidendo madri e padri – oppure da anni e anni di tramandata cattività.
Diciamo NO alla prigionia di tigri, leoni, elefanti, scimmiette, foche…
Siete d’accordo?
Se sì, educate i vostri genitori e dite loro di portarvi piuttosto – Covid permettendo – al cinema o a camminare nel bosco per osservare la fauna libera e felice,
Favolesvelte, Golem Edizioni, 2016
Ph. mia/Bussana Vecchia
